Marrakech
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Diciamo che come primo impatto è stato sicuramente tosto.
Gli animi hanno cominciato subito ad agitarsi dopo essere partiti con oltre un'ora di ritardo: sono state le tre ore e mezza di volo più impegnative che abbia mai vissuto; un asilo volante di urla,schiamazzi e odori di bambini che urlavano come i capretti prima del pranzo Pasquale. Schiaffi e sgridate che Mike Tyson levati proprio.. Insomma il tipo di volo che quando lo senti raccontare,rispolveri la tua parte più superstiziosa sperando che non ti capiti mai nella vita... ma a questo giro è toccato a noi! Non bastasse,una volta atterrati tardissimo altre attese infinite,controlli bradipeschi,e arrivati al ritiro della macchina era ovviamente tutto chiuso. Fa nulla... ormai pagare un "salario" per riuscire ad arrivare in hotel sembra quasi un sollievo. Il primo giorno nelle vie di Marrakech abbiamo assistito a un via vai impressionante di carretti macchine e motorini che trasportavano pecore e capretti,camioncini pieni di bombole di gas e ai lati delle strade gli affilatori di coltelli. Solo a tarda sera abbiamo saputo che il giorno successivo sarebbe stato il giorno della Gran Festa per i mussulmani. Senza averlo programmato abbiamo vissuto indirettamente questo giorno particolare, di cui sono rimasto curiosamente affascinato. Successivamente siamo partiti alla volta di Casablanca, città un po povera di attrattive, ma comunque rilassante al tramonto. Anche a Rabat abbiamo avuto una permanenza piacevole, visitando la città con un ragazzo di nome Assim che ci ha fatto da guida e la sera abbiamo colto l'occasione di andare al parco divertimenti a fronte oceano. Una volta arrivati a Fès abbiamo fatto un'interessante breve visita alle concerie dove siamo potuti entrare gratuitamente ma uscire solo a riscatto. Per rendere l'idea anche il parcheggiatore ha voluto accertarsi che avessimo pagato il tour. Finalmente a Chefchaouen abbiamo ritrovato la magia che avevamo già assaggiato a inizio viaggio a Marrakech: di solito le foto in internet creano un'aspettativa molto alta rispetto, ma la realtà ci ha lasciati totalmente entusiasti! Alla fine a Tangeri abbiamo passato alcune ore passeggiando nei dintorni dell'hotel dove abbiamo raggiunto un alti ripiano da cui si poteva ammirare il paesaggio con l'Europa all'orizzonte: un gomitolo di imperfezioni per chi ci vive,ma un grande sogno spesso irraggiungibile per chi può solo guardarla da lontano. Marco Paris | 18-08-2019 |
10-11 agosto 2019 (Marrakech)
12 agosto 2019 (Casablanca)
13 agosto 2019 (Rabat)
14 agosto 2019 (Fès)
15 agosto 2019 (Chefchaouen)
16 agosto 2019 (Tangeri)