New Delhi
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"Non credo ci tornerò mai.. o almeno non nei prossimi 10 anni!"
Erano queste le parole che mi ripetevo mentre stavo seduto con lo stomaco dolorante sull'aereo di ritorno dall'India. Sono partito con tanta curiosità, ma sono tornato con più interrogativi di prima. E' invivibile secondo i nostri "viziati" canoni occidentali, ma l'India va presa così com'è: una realtà completamente diversa da ciò a cui siamo abituati. Facciamo fatica a comprendere il mondo che ci appare una volta usciti dell'area aeroportuale. Facciamo fatica a comprendere la quasi inesistenza di regole nelle caotiche strade. Facciamo fatica a comprendere gli odori, le immagini, i sapori, i rumori e le sensazioni che ci travolgono costantemente e incessantemente in ogni singolo vicolo, strada, negozio, ristorante, auto, tempio, corridoio, bagno, letto, parcheggio, scuola, casa, fattoria, agenzia, centro commerciale.. Si vede un sacco di varietà nel cuore di questo paese: c'è sporcizia, animali che pascolano nelle strade, cantieri sospesi senza protezioni sulle vie trafficate delle città, gente che cambia la ruota della macchina nella corsia centrale dell'autostrada, macchine contromano in luoghi improbabili, lavoratori nei cantieri (e non solo) senza un minimo di protezione, camion quasi distrutti e fatiscenti con carichi super eccezionali... In tutto questo si rischia quasi di prendersi un esaurimento, e non posso nascondere di esserci andato vicino! Malgrado ciò, a quasi un anno di distanza, non avrei mai creduto di dirlo, ma l'India mi manca, e le parole di Tiziano Terzani raccontano perfettamente cosa sto provando: "Chi ama l'India lo sa: non si sa esattamente perché la si ama. E' sporca, è povera, è infetta; a volte è ladra e bugiarda, spesso maleodorante, corrotta, impietosa e indifferente. Eppure, una volta incontrata non se ne può fare a meno. Si soffre a starne lontani. Ma così è l'amore: istintivo, inspiegabile, disinteressato. Innamorati, non si sente ragione; non si ha paura di nulla; si è disposti a tutto. Innamorati, ci si sente inebriati di libertà; si ha l'impressione di poter abbracciare il mondo intero e ci pare che l'intero mondo ci abbracci. L'India, a meno di odiarla al primo impatto, induce presto questa esaltazione: fa sentire ognuno parte del creato. In India non ci si sente mai soli, mai completamente separati dal resto. E qui sta il suo fascino." Non eravamo minimamente pronti all'atmosfera dell'India, ma è comunque stata un'esperienza meravigliosamente indimenticabile! Marco Paris | 26-11-2013 |
dal 21 al 24 dicembre 2012 (New Delhi)
dal 24 al 26 dicembre 2012 (Patiala)
26-27 dicembre 2012 (Mandawa)
27-28 dicembre 2012 (Jodhpur)
28-29 dicembre 2012 (Ranakpur)
dal 29 al 31 dicembre 2012 (Udaipur)
31 dicembre 2012 - 1 gennaio 2013 (Pushkar)
1-2 gennaio 2012 (Jaipur)
3 gennaio 2012 (Abhaneri)
3 gennaio 2012 (Agra)